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Classifica Videogames – Aprile 2018

01/05/2018 - inEvidenza, Pubblicati
Classifica Videogames – Aprile 2018

[Pubblicazione originale su Topgamer.it]

Dopo esserci lasciati alle spalle un inizio di questo nuovo anno letteralmente TOP, con un Gennaio Esplosivo (quasi come se i botti di Capodanno non fossero mai finiti), continuando con la “scia del momentum” ereditata da Febbraio, e Marzo, senza ulteriori indugi, analizziamo cosa ci ha riservato lo scorso mese (forse un pò più scialbo), addentrandoci nei Titoli di Aprile…senza se e senza ma:
è il mese videoludico di casa Sony.

Yakuza 6: The Song Of Life | TOP
Sesto capitolo del franchise Action-Adventure in Terza Persona di stampo Picchiaduro, calato in termini Open-World nel fittizio e seducente quartiere di Tokyo (“Kamurocho”, come introdotto dal buon Fabio Corsini nelle sue prime impressioni a seguito delle prime ore di gioco), come accennato in occasione di sopra-linkati rilasci videoludici dello scorso mese di Marzo, questo Yakuza 6: The Song Of Life chiude il sipario narrativo del protagonista Kazuma Kiryu.
L’incedere di quest’ultimo, propone ai videogiocatori un intreccio finale degno del nome che porta, reconditamente più viscerale, nutrito da meccaniche di combattimento meno meno faticoso (forse troppo iterativo), molto più fluido ed una controparte controparte ludica ben variegata ed oliata, nel complesso della location aperta .
Il tutto rivestito da una fascinosità tecnicamente sbalorditiva (insaporita da squarci che quasi velano un fotorealismo grafico) ed artisticamente ispirata…recatevi ancora una volta dal buon Fabio Corsini per spolpare tutti i dettagli nella recensione.

God Of War | TOP
Dal rilascio del “primo vagito” ad E3 2016 fino alla data di uscita estenuamente attesa, Santa Monica Studio ha fatto chiacchierare e speculare tanto su uno degli storici pilastri esclusivi di Sony.
Un po’ per il cambio di rotta tradotto in una telecamera molto più ravvicinata, intima (rispetto i suoi capitoli predecessori), un po’ per per la palla che passa dalla mitologia greca a quella glacialmente nordica, questo ritorno nonché ri-nascita di God Of War si conferma un monolito videoludico ammaliante.
Se si volesse sintetizzare questo nuovo capitolo in una singola parola, si sceglierebbe senza ombra di dubbio il termine “Maturazione”:
Sì, perchè il team di sviluppo non solo ha voluto umanizzare il suo iracondo iconico guerriero Kratos, maturandolo nella tanto immensurabile quanto ardua figura di padre (il quale cerca di tramandare al figlio Atreus la saggezza assimilata e derivata dalle conseguenze delle sue indelebili azioni passate), ma ha anche scelto di scavare più a fondo nel gameplay, amalgamandolo in un timbro Action-Adventure (canonicamente in Terza Persona) stratificato in una componente di crescita dal velato rimando RPG.
Per non parlare di tutta l’orchestrazione tecnica e sonora coadiuvata da una direzione artistica la quale sembra alludere ad un inconsueto paese delle meraviglie digitalmente norreno (in realtà, tutt’altro che accogliente).
Piuttosto che ri-prendere in mano il Franchise e ri-scaldarlo come un buon piatto di pasta, il commosso Cory Barlog (Director di God Of War) ed il suo team hanno sancito un punto di ri-partenza netto, filosoficamente fresco, elevato, senza comunque snaturare il brand…e togliere le macchie di sangue dalle colleriche lame del buon vecchio Kratos…se non avete già provveduto a farlo, vi invito a lasciarvi abbracciare dalla recensione del nostro Simone Marcocchi.

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